A: Direttore de Il Gazzettino - Venezia
Oggetto: Arenili del Lido di Venezia meno liberi, assegnati alle Lobbies
alberghiere.
Questa
lettera è stata inviata all'assessore Filippini, ma sarebbe opportuno pubblicarla anche su
Il Gazzettino, cosicché i cittadini sappiano.
A discrezione del
giornale.
S. Calandra,
3475565801.
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Egregio
assessore Filippini,
La ringrazio di avermi invitato ad
assistere alla sua rappresentazione teatrale ieri 4 giugno 2012 presso il Suo
ufficio.
Una pièce pietosa, il cui libretto è
stato indubbiamente scritto da mani esperte, quelle della Lobby dei quattro
concessionari delle spiagge (Excelsior, Quattro Fontane, CAPLI, Des Bains) del
Lido di Venezia, che l'hanno imboccata perfettamente nei precedenti incontri.
Chissà quali altri interessi ci sono... Non voglio nemmeno
saperlo.
Poteva, però, risparmiarsi la finzione
dell'Ouverture iniziale della pièce, dove faceva finta di difendere gli
interessi dei cittadini all'usufruizione libera di parte delle 4 spiagge, che
da oggi sono date in totale concessione alle società
concessionarie.
Dopo 5 anni di dialogo tra il
sottoscritto ed il Comune di Venezia, hanno vinto le lobbies, il cittadino ha
perso.
Come poteva anche risparmiarsi
l'antefatto, il Suo preteso rispetto per colui il quale (il sottoscritto ndr)
aveva permesso da poco tempo a questa amministrazione comunale di scoprire che i
concessionari pagavano da 40 anni - ripeto QUARANTA- le concessioni con confine
molto limitato rispetto a quanto da loro effettivamente occupato, permettendo
invece ora al Comune stesso di percepire canoni di concessione molto più elevati
e per una più ampia area: il riconoscimento della Sua amministrazione per me e
per tutti i cittadini meno abbienti che hanno portato con questa segnalazione
nelle casse del Comune svariate decine di migliaia di Euro, scoprendo
l'imbroglio quarantennale e che reclamavano il loro diritto all'usufruizione
libera di parte dell'arenile del Lido di Venezia, è stato sentirsi da Lei dire
ieri: "prenda l'autobus, sono solo 10 minuti per arrivare alle spiagge
libere...!". Un'imbecillità incredibile, ripeto incredibile!
E,
per il passato, per i 40 anni precedenti di elusione ed abuso, nemmeno una
sanzione, nemmeno simbolica, ai concessionari! Bella presa in giro per la
collettività!
E complimenti ancora anche per il
deus ex machina, il consigliere Capogrosso, il vero "Giuda" della situazione,
che ha fatto finta di rappresentare gli interessi dei cittadini meno abbienti e
disabili e dei Turisti che avevano bisogno di usufruire del litorale libero
nella fascia centrale dell'isola e che invece ha fatto il voltagabbana a questa
riunione, rinnegando improvvisamente ed inspiegabilmente l'ordinanza da lui
stesso votata in Consiglio Comunale nella quale veniva specificato il limite di
concessione oltre il quale c'era una fascia di libera sosta non attrezzata per i
bagnanti, verso il mare e antecedente i 5 metri intoccabili per i mezzi di
emergenza.
Capogrosso ha rinnegato
improvvisamente la sua collaborazione, allineandosi perfettamente alle volontà
delle quattro Lobbies alberghiere ed alla Sua, adducendo risibili pretesti (che
posso raccontare a chi lo desideri), umiliandomi lì davanti a tutti i presenti,
abbandonandomi nella mia solitudine di cittadino non politicizzato, che
reclamava solamente un diritto naturale di utilizzare la spiaggia in maniera
libera e gratuita, come garantito dalla Unione Europea e dalla Convenzione
Internazionale dei Diritti dell'Uomo (il mare ed il litorale devono rimanere di
libero accesso ed usufruizione).
Umiliante e
pietosa infine la scena in cui il sottoscritto, dopo aver spiegato l'ennesimo
episodio per il quale personale non autorizzato dei concessionari aveva il
giorno precedente mandato via dall'arenile libero sbrigativamente - adducendo il
pretesto che la spiaggia "è privata" - una famiglia con bambini piccoli senza
zaini nè attrezzature che era appena arrivata e che si tiravano innocentemente
la palla con le mani nell'area fuori concessione, si è sentito dire dalle due
funzionarie donne presenti del Comune che aprirono per la prima volta bocca per
darci fiato e dire: "Eh! ma è chiaro...giocavano a palla, non potevano stare
lì!"...
Il mio scatto sdegnato dalla poltrona è stato immediato
ed istintivo. Ho detto loro solamente: "siete dei buffoni!". Poi, sdegnato, mi
sono girato e me ne sono andato sbattendo la
porta.
Dopo cinque anni di denunce, esposti,
tentativi di far valere la legge negli arenili del Lido, esponendomi da solo a
nome di molti, per cercare di evitare spiacevoli situazioni d'imbarazzo e di
litigio con i concessionari che mandavano via i cittadini che prendevano il sole
nelle zone fuori concessione delle 4 spiagge citate, dopo aver permesso al
Comune di Venezia di arricchirsi grazie all'aumento delle zone in concessione,
pensando così di riportare la legalità, dopo quaranta anni di comportamento
elusivo ed abusivo di questi concessionari, che incassavano i soldi delle
capanne e degli ombrelloni, appropriandosi di tutto il litorale invece che della
sola parte limitata dalla concessione stessa; dopo tutto questo, non solo non
viene riconosciuto ai cittadini il loro diritto naturale di usufruizione libera
di parte del litorale, ma, in quanto rappresentante di essi, vengo io stesso
preso in giro per anni, affiancato da un Consigliere sedicente dalla parte
nostra ed infine: tradito da quest'ultimo e sbeffeggiato dall'Amministrazione
Comunale!
Questo è quanto è avvenuto ieri
presso l'ufficio del Patrimonio, assessore Filippini tra le 17.30 alle
19:00.
Stamattina, dulcis in fundo, ho ricevuto
per la prima volta dopo cinque anni la telefonata del commissario della Polizia
Comunale del Lido di Venezia, che (era Suo dovere, per carità) mi ha confermato
che è in data odierna è stato posto il limite delle concessioni delle quattro
spiagge (Des Bains, CAPLI, Consorzio Alberghi, Quattro Fontane, Excelsior)
direttamente sui 5 m dal mare, senza quindi alcuna fascia di libero transito o
libera sosta....
Non è tanto rilevante
l'umiliazione inferta a me (che prima poi mi passerà anche se oggi mi pesa
molto), ma è un tradimento verso gli elettori, proprio da parte di quei partiti
che ora governano la città e che hanno sempre rivendicato la democrazia e la
difesa dei diritti dei meno forti e dei meno abbienti.
Ai
cittadini ora la parola: trovino un prestito bancario per affittare le capanne a
5-6.000 € a stagione o anche più, altrimenti niente bagno.
Una
vergogna ed un abuso colossali!
Io ho tentato
per cinque anni la mia battaglia, ho agito da solo, poi affiancato da un
Consigliere, infine tradito dal medesimo e sbeffeggiato dall'Amministrazione
Comunale. Ho perso, è indubbio. Hanno vinto
loro.
Ora lascio quindi la palla ad altri
cittadini che abbiano desiderio di far valere le ragioni del diritto e della
libertà contro le Lobbies e contro gli interessi privati, di una amministrazione
che si è sempre professata vicino ai diritti dei meno abbienti ed invece pare
vieppiù tutelare esattamente interessi
opposti.
I cittadini ora peró devono sapere,
passate parola. Da oggi la collettività è meno ricca, ha ceduto ricchezza a
favore di 4 lobbisti per mezzo dell'Amministrazione Comunale: è quello che
vogliamo?
Stefano Calandra- Comitato arenili
liberi Lido di Venezia.
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