mercoledì 6 giugno 2012

A: Direttore de Il Gazzettino - Venezia
Oggetto: Arenili del Lido di Venezia meno liberi, assegnati alle Lobbies alberghiere.

Questa lettera è stata inviata all'assessore Filippini, ma sarebbe opportuno pubblicarla anche su Il Gazzettino, cosicché i cittadini sappiano.
A discrezione del giornale.
S. Calandra, 3475565801.
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Egregio assessore Filippini,
La ringrazio di avermi invitato ad assistere alla sua  rappresentazione teatrale ieri 4 giugno 2012 presso il Suo ufficio.

Una pièce pietosa, il cui libretto è stato indubbiamente scritto da mani esperte, quelle della Lobby dei quattro concessionari delle spiagge (Excelsior, Quattro Fontane, CAPLI, Des Bains) del Lido di Venezia, che l'hanno imboccata perfettamente nei precedenti incontri. Chissà quali altri interessi ci sono... Non voglio nemmeno saperlo.

Poteva, però, risparmiarsi la finzione dell'Ouverture iniziale della pièce, dove faceva finta di difendere gli interessi dei cittadini  all'usufruizione libera di parte delle 4 spiagge, che da oggi sono date in totale concessione alle società concessionarie.

Dopo 5 anni di dialogo tra il sottoscritto ed il Comune di Venezia, hanno vinto le lobbies, il cittadino ha perso.

Come poteva anche risparmiarsi l'antefatto, il Suo preteso rispetto per colui il quale (il sottoscritto ndr) aveva permesso da poco tempo a questa amministrazione comunale di scoprire che i concessionari pagavano da 40 anni - ripeto QUARANTA- le concessioni con confine molto limitato rispetto a quanto da loro effettivamente occupato, permettendo invece ora al Comune stesso di percepire canoni di concessione molto più elevati e per una più ampia area: il riconoscimento della Sua amministrazione  per me e per tutti i cittadini meno abbienti che hanno portato con questa segnalazione nelle casse del Comune svariate decine di migliaia di Euro, scoprendo l'imbroglio quarantennale e che reclamavano il loro diritto all'usufruizione libera di parte dell'arenile del Lido di Venezia, è stato sentirsi da Lei dire ieri: "prenda l'autobus, sono solo 10 minuti per arrivare alle spiagge libere...!". Un'imbecillità incredibile, ripeto incredibile!
E, per il passato, per i 40 anni precedenti di elusione ed abuso, nemmeno una sanzione, nemmeno simbolica, ai concessionari! Bella presa in giro per la collettività!

E complimenti ancora anche per il deus ex machina, il consigliere Capogrosso, il vero "Giuda" della situazione, che ha fatto finta di rappresentare gli interessi dei cittadini meno abbienti e disabili e dei Turisti che avevano bisogno di usufruire del litorale libero nella fascia centrale dell'isola e che invece ha fatto il voltagabbana a questa riunione, rinnegando improvvisamente ed inspiegabilmente l'ordinanza da lui stesso votata in Consiglio Comunale nella quale veniva specificato il limite di concessione oltre il quale c'era una fascia di libera sosta non attrezzata per i bagnanti, verso il mare e antecedente i 5 metri intoccabili per i mezzi di emergenza.

Capogrosso ha rinnegato improvvisamente la sua collaborazione, allineandosi perfettamente alle volontà delle quattro Lobbies alberghiere ed alla Sua, adducendo risibili pretesti (che posso raccontare a chi lo desideri), umiliandomi lì davanti a tutti i presenti, abbandonandomi nella mia solitudine di cittadino non politicizzato, che reclamava solamente un diritto naturale di utilizzare la spiaggia in maniera libera e gratuita, come garantito dalla Unione Europea e dalla Convenzione Internazionale dei Diritti dell'Uomo (il mare ed il litorale devono rimanere di libero accesso ed usufruizione).

Umiliante e pietosa infine la scena in cui il sottoscritto, dopo aver spiegato l'ennesimo episodio per il quale personale non autorizzato dei concessionari aveva il giorno precedente mandato via dall'arenile libero sbrigativamente - adducendo il pretesto che la spiaggia "è privata" - una famiglia con bambini piccoli senza zaini nè attrezzature che era appena arrivata e che si tiravano innocentemente la palla con le mani nell'area fuori concessione, si è sentito dire dalle due funzionarie donne presenti del Comune che aprirono per la prima volta bocca per darci fiato e dire: "Eh! ma è chiaro...giocavano a palla, non potevano stare lì!"...
Il mio scatto sdegnato dalla poltrona è stato immediato ed istintivo. Ho detto loro solamente: "siete dei buffoni!". Poi, sdegnato, mi sono girato e me ne sono andato sbattendo la porta.

Dopo cinque anni di denunce, esposti, tentativi di far valere la legge negli arenili del Lido, esponendomi da solo a nome di molti, per cercare di evitare spiacevoli situazioni d'imbarazzo e di litigio con i concessionari che mandavano via i cittadini che prendevano il sole nelle zone fuori concessione delle 4 spiagge citate, dopo aver permesso al Comune di Venezia di arricchirsi grazie all'aumento delle zone in concessione, pensando così di riportare la legalità, dopo quaranta anni di comportamento elusivo ed abusivo di questi concessionari, che incassavano i soldi delle capanne e degli ombrelloni, appropriandosi di tutto il litorale invece che della sola parte limitata dalla concessione stessa; dopo tutto questo, non solo non viene riconosciuto ai cittadini il loro diritto naturale di usufruizione libera di parte del litorale, ma, in quanto rappresentante di essi, vengo io stesso preso in giro per anni, affiancato da un Consigliere sedicente dalla parte nostra ed infine: tradito da quest'ultimo e sbeffeggiato dall'Amministrazione Comunale!

Questo è quanto è avvenuto ieri presso l'ufficio del Patrimonio, assessore Filippini tra le 17.30 alle 19:00.

Stamattina, dulcis in fundo, ho ricevuto per la prima volta dopo cinque anni la telefonata del commissario della Polizia Comunale del Lido di Venezia, che (era Suo dovere, per carità) mi ha confermato che è in data odierna è stato posto il limite delle concessioni delle quattro spiagge (Des Bains, CAPLI, Consorzio Alberghi, Quattro Fontane, Excelsior) direttamente sui 5 m dal mare, senza quindi alcuna fascia di libero transito o libera sosta....

Non è tanto rilevante l'umiliazione inferta a me (che prima poi mi passerà anche se oggi mi pesa molto), ma è un tradimento verso gli elettori, proprio da parte di quei partiti che ora governano la città e che hanno sempre rivendicato la democrazia e la difesa dei diritti dei meno forti e dei meno abbienti.
Ai cittadini ora la parola: trovino un prestito bancario per affittare le capanne a 5-6.000 € a stagione o anche più, altrimenti niente bagno.
Una vergogna ed un abuso colossali!

Io ho tentato per cinque anni la mia battaglia, ho agito da solo, poi affiancato da un Consigliere, infine tradito dal medesimo e sbeffeggiato dall'Amministrazione Comunale. Ho perso, è indubbio. Hanno vinto loro.

Ora lascio quindi la palla ad altri cittadini che abbiano desiderio di far valere le ragioni del diritto e della libertà contro le Lobbies e contro gli interessi privati, di una amministrazione che si è sempre professata vicino ai diritti dei meno abbienti ed invece pare vieppiù tutelare esattamente interessi opposti.

I cittadini ora peró devono sapere, passate parola. Da oggi la collettività è meno ricca, ha ceduto ricchezza a favore di 4 lobbisti per mezzo dell'Amministrazione Comunale: è quello che vogliamo?

Stefano Calandra- Comitato arenili liberi Lido di Venezia.