venerdì 4 ottobre 2013

Maldive del Salento - Pescoluse bandiera verde

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martedì 1 ottobre 2013

Berlusconi e Alfano sono come Don Chisciotte e Sancho Panza del celebre romanzo di Cervantes del 1605!

Il parallelismo tra la storia del romanzo di Cervantes, scritto nel 1605 e gli ultimi anni della vita politica di Berlusconi è semplicemente stupefacente ed incredibile!

Don Chisciotte come Berlusconi: i due Cavalieri a confronto!
Assistendo agli ultimi eventi di governo e conoscendo un po' di letteratura, mi ronzava in testa da un po' di tempo un senso di "già sentito" oppure di "già visto" oppure di "già letto" sul comportamento di Berlusconi degli ultimi tempi.

Poi, sentendo la trasmissione de la 7 "Piazza Pulita" di lunedì scorso 30 settembre 2013 (due giorni prima della richiesta di fiducia del governo Letta in Parlamento a causa del ritiro dei ministri da parte di Berlusconi per la faccenda dell'IVA al 22%), dopo aver sentito L'onorevole Galan riferire dell'ultimo incontro appena avvenuto del Cavaliere con il suo ristretto gruppo di fedelissimi a palazzo Grazioli, durante il quale incontro il cavaliere avrebbe affermato di "dormire negli ultimi tempi quattro o cinque ore per notte e di essere molto triste per questo", mi sono quindi improvvisamente ricordato che questa frase era stata detta dal Don Chisciotte nel famoso romanzo di Cervantes del 1600.

Ritornando sulle mie orme di studi classici ed approfondendo, ho trovato degli incredibili parallelismi tra gli ultimi eventi della politica italiana, che vedono nel cavaliere il personaggio principale e l'intreccio del romanzo di Cervantes e soprattutto molti parallelismi per quanto attiene agli effetti nei cittadini da parte della politica e nei confronti dei lettori da parte del romanzo.

Non mi sembra azzardato a questo punto pensare ad una vera e propria "sceneggiatura" abilmente redatta e predisposta da Berlusconi e dai suoi fedelissimi che, facendo finta di far litigare il partito Forza Italia al suo interno fintanto a spaccarlo, in realtà puntano soltanto a riabilitare la figura politica di un Berlusconi condannato, agli occhi dei cittadini!

Una storia incredibile! Queste cose le ho scritte il giorno prima della fiducia, preconizzando, seguendo questa logica del mio discorso, che Berlusconi avrebbe votato la fiducia!

Seguendo Il medesimo discorso, si può anche preconizzare il futuro dello sviluppo del maggior partito di centrodestra e quindi della politica italiana, con un occhio di riguardo a come il nuovo partito "Forza Italia" o "Nuova Italia" come pare si chiamerà in futuro, riuscirà a riconquistare la fiducia dei cittadini.

Buona lettura!

Stefano Calandra

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Ecco come dal Romanzo di Cervantes del 1600 "Don Chisciotte" si evincano le caratteristiche assolutamente coincidenti con le ultime fasi della storia politica Berlusconiana, il Cavaliere "folle".
Per 20 anni lo sceneggiatore-regista Berlusconi ed i suoi maestri di marketing ci hanno propinato visioni e storie parallele al celebre romanzo seicentesco. La storia e la letteratura insegnano, bisogna conoscerle entrambe per non essere imbrogliati e non credere soprattutto che i fatti della politica avvengano realmente e non siano invece studiati a tavolino!
Inoltre, come appare evidente, i fati recenti legati alla potenziale cadua del governo, i finti litigi tra Alfano e Berlusconi del giorno prima della fiducia al governo Letta del 2 ottobre u.s. sono frutto di una sceneggiatura scritta a tavolino. Leggere di seguito per credere!

Vediamo prima alcuni eventi delle ultime ore.

29/09/2013
(fonte: La Stampa)
I ministri pdl si dimettono dal governo: è crisi. Silvio Berlusconi apre la crisi di governo, pretendendo ed ottenendo le dimissioni dei cinque ministri del Pdl ed azzerando le speranze, già ridotte al lumicino, del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del premier Enrico Letta di rilanciare, con una verifica in Parlamento, l'azione di governo.

Letta - che definisce "folle" il gesto di Berlusconi - è pronto a salire al Quirinale ed intende chiedere la fiducia mercoledì 3 ottobre alle camere.

Berlusconi dichiara di voler andare "subito al voto."

Mia osservazione:
primo effetto della strategia di Forza Italia - Berlusconi: mettere in cattiva luce il movimento cinque stelle agli occhi degli italiani.
Il movimento Cinque Stelle abbocca, e Grillo dichiara: "dobbiamo tornare alle elezioni, mandare a casa tutta questa gente e rifare questo paese con un governo cinque stelle." Ecco così che il movimento cinque stelle si scopre e fa vedere che è disposto a far affondare la barca Italia portandola a nuove elezioni, dichiarando di votare contro alla fiducia mercoledì prossimo…

01/10/2013
Ecco che inizia 
la sceneggiata tesa a favorire il recupero dell'immagine di Forza Italia da parte dei suoi primi delfini. La mia tesi è che tutto si stia svolgendo in perfetto accordo con Berlusconi (Alfano e tuti gli altri stretti collaboratori sono d'accordo con il Berlusca) secondo una sceneggiatura perfettamente studiata in ogni particolare ed in ogni tempistica da sostenere.

Fonte: La Stampa
Tutti i ministri dimissionari Pdl non condividono il percorso indicato ieri da Berlusconi: dare sette giorni a letta, votare in fretta e furia la legge di stabilità scritta alle sue condizioni ed il decreto che blocca l'Iva, e poi correre alle urne tra la fine di novembre e inizio dicembre. È un percorso impraticabile, dicono.
Alfano appare tormentato. Non c'è ancora una decisione, soprattutto da parte di Alfano che dovrebbe intestarsi il parricidio e guidare i dissidenti verso una nuova avventura fuori dalla casa del "padre". Per l'ex delfino si tratta di una scelta dolorosa inimmaginabile fino a pochi giorni fa.
Alfano, Giovanardi, Cicchitto sono i fautori di una virata brusca a 180°, Giovanardi dice che è possibile che tutto il Pdl voterà la fiducia, c'è anche la possibilità che domani sia questo l'orientamento che sta maturando.
Capeggiato da Alfano, si parla di un nuovo gruppo "Nuova Italia", che sembrerebbe la nascita di un gruppo autonomo che possa sostenere il governo Letta in dissenso da Silvio Berlusconi.

Chapeau! al coup de theatre del deus ex machina Alfano! Sono tutti gli elementi di una sceneggiatura studiata passo dopo passo, nel dettaglio e che nasce da uno sceneggiatore e da un regista affermato come Silvio Berlusconi e da molti suoi consulenti di marketing, sicuramente già a lui vicini dalle origini di Mediaset. Per anni le famiglie italiane sono state bombardate dalla pubblicità delle famiglie tutte leccate degli spot Barilla, e tutti abbiamo sperato di diventare ricchi, belli e pieni di piscine e donne come Silvio Berlusconi.
In realtà era tutta un'illusione, era tutta una sceneggiatura, creata ad hoc per guadagnare denaro e potere...
Ora questa nuova sceneggiatura continua più che mai perfetta nel suo svolgimento: Berlusconi fa la parte del cattivo o meglio del "folle" Cavaliere, oramai a corto di consensi anche per le condanne già ricevute e per quelle che riceverà ancora; prima di dare l'ultimatum al governo fa in tempo a far rinascere Forza Italia, partito che echeggia di purezza e di antico, degli antichi politici splendori oramai non più esistenti, quando il Cavaliere cavalcava l'onda della novità apportata dal suo messaggio politico.

Ora, il delfino Alfano si pone a salvatore ed innovatore dello stanco Pdl, ora rinnovata Forza Italia paventando la fondazione di "Nuova Italia". La realtà è che Alfano e Berlusconi sono d'accordo e stanno facendo teatro. Spiego ora perchè.

La sceneggiatura scritta da Berlusconi (o forse dai suoi uffici di Marketing e Comunicazione di Mediaset) si ispirano volontariamente ed evidentemente al romanzo di Cervantes, sicuri che i cittadini/spettatori/votanti abbiano alla fine della pièce una buona opinione di Berlusconi, mettendola nel sacco al PD e al M5S.

Alfano è una figura nata solo di recente nella storia politica di Berlusconi e serve ad hoc per motivi ben precisi, per far sopravvivere senza tempo la figura del Cavaliere nonostante tutto: egli è infatti come il Sancho Pancia di Don Chisciotte di Cervantes: a fare da contraltare alle farneticazioni del Cavaliere Don Chiscotte-Berlusconi (che vede mulini a vento e nemici dappertutto…) c'è Sancho Panza, che ogni volta interpreta correttamente le vicende molto terrene e mondane che il padrone scambia per mirabolanti avventure e e contribuisce a riportarlo alla realtà. Come nel romanzo seicentesco di Cervantes, abbiamo quindi l'anziano hidalgo Berlusconi idealista fino a perdere la ragione e la rispettabilità ed il popolano Alfano ad arte ideato e messo lì, coi piedi fermamente piantati per terra e buon senso, che si fa però trascinare in disastrose imprese abbacinato dalle promesse di futura gloria.
L'accumularsi di situazioni in cui lo stesso oggetto dà origine a interpretazioni dei due personaggi diametralmente opposte, senza che nessuno dei due prevalga sull'altro, che trasformano la realtà a seconda della prospettiva cui la si guarda, fanno vedere da un lato allo spettatore la realtà con gli occhi del visionario Don Chisciotte-Berlusconi ("tutti comunisti…"), dall'altro mantengono il visionario con i piedi per terra grazie alla spalla fidata onnipresente del delfino SanchoPancia-Alfano.

Seguendo questa interpretazione, non c'è soluzione fino alla morte del Don Chisciotte-Berlusconi: gli spettatori vedranno sempre la realtà multiforme e visionaria con gli occhi del personaggio principale, come accade nel romanzo di Cervantes.  

Il Cavaliere però non soccombe ai mulini a vento grazie alla presenza del saggio pancia Alfano, che anzi con elementi continuamente nuovi tipicamente manieristi ed innovativi mantiene in tal modo in vita il padrone e continua a trascinare l'attenzione dello spettatore-cittadino italiano con la storia di nuovi eventi e la rifondazione dei vecchi su nuove basi,  in cui l'interpretazione e la narrazione vengono ad intrecciarsi in una rete di corrispondenze a specchio tra azione e riflessione, passato e presente, illusione e realtà, che è dinamica. 

Il "folle" Cavaliere in questo modo è sempre tenuto in vita, grazie ad una spalla sempre moderata che riavvicina lo spettatore nel momento in cui questo,  spaesato e colpito da una sensazione di incertezza irrisolvibile, ha bisogno più che mai di essere riportato a una condizione di maggiori certezze durante lo spettacolo a cui sta assistendo.

Fuor di metafora, ora, il colpo di teatro dello sceneggiatore-Don Chisciotte-Berlusconi è proprio quella di aver ricreato Forza Italia col nome di "Nuova Italia", ma non da solo bensì grazie all'azione correttiva della spalla-delfino-Sancho Panza-Alfano, chiudendo tra l'altro l'era del PDL, forse considerato un altro dei mulini a vento del Cavaliere….

2./09/13 e ssgg…..
La prossima mossa? La prossima mossa che io mi aspetto a questo punto della sceneggiatura (e che anche tutti gli spettatori si potrebbero aspettare) perché la riabilitazione politica di Berlusconi sia piena (dato che quella penale forse non è possibile), avviene grazie al Sancho Panza-Alfano, che non solo riporterà a più miti consigli il Cavaliere don Chisciotte-Berlusconi, ma riporterà la fiducia al governo domani in aula tramite il voto di tutti i parlamentari di Forza Italia.

UN PARALLELISMO INCREDIBILE TRA LE STORIE DEI DUE CAVALIERI!
Faccio infatti presente che ieri 30/09/2013 alla trasmissione de la 7 "Piazza Pulita",  il Cavaliere ha fatto sapere, tramite il fido Galan ed a seguito di una riunione di tutti i più stretti collaboratori del PDL a palazzo Grazioli, di "dormire 4-5 ore per notte e di essere moto triste per dormire così poco." Nel romanzo di Cervantes Don Chisciotte, dopo essere stato vinto in una sfida da Sansone Carrasco, malgrado la visita degli amici, si sente molto triste e al termine di un sonno di sei ore, egli si sveglia gridando che stava per morire e ringraziando Dio per aver riacquistato il senno....!!!!!
Quindi dopo aver detto questa frase il Cavaliere nel romanzo di Cervantes riacquista il senno. Domani quindi secondo me il Cavaliere voterà la fiducia, riacquisterà il senno anche se tutti i pronostici dicono il contrario e se i fatti che avvengono all'interno di Forza Italia mi contraddicono.

Gli effetti mirabolanti della sceneggiatura sullo spettatore/cittadino.
Ora Alfano/Sancho pare porsi contro il Cavaliere, sembra decidere in contrapposizione a lui, ma la pantomima è ideata (sono tutti d'accordo tra loro all'interno del gruppo ristreto del Cavaliere nel recitare questa sceneggiatura) per spostare l'attenzione dello spettatore da Berlusconi verso il dissidio interno al PDL quando invece è il gioco di specchi delle parti che sta mutando in realtà la visione dello spettatore! Nel tempo che lo spettatore gira lo sguardo (da Berlusconi al PDL), Berlusconi passa in secondo piano per lasciare spazio ad Alfano, che  interviene per rimettere a posto la realtà, tranquillizzare tutti e dire che domani (2 ottobre ndr) il PDL voterà compatto la fiducia. Lo spettatore/cittadino distratto da questo intervento (è quanto sa succedendo nel momento in cui scrivo il 1/10/2013) di Sancho/Alfano non guarda più il PDL (già non guardava più a Berlusconi per qualche istante) e....pufff!!! il PDL non c'è più, nasce l'idea di "Nuova Italia" e si rafforza l'idea che esista la vecchia Forza Italia ma rinnovata, e Berlusconi.... riacquista il senno e vota la fiducia! Come Don Chisciotte! ... Mentre gli spettatori erano girati dall'altra parte a gurdare Alfano/Sancho che si occupava di riportare la calma e i piedi nella realtà, fuggendo dalle visioni del Cavaliere "Folle", il mulino a vento del PDL scompare ed il Cavaliere riacquista il senno.

Il lieto fine consisterà quindi non tanto in un "mea culpa" di don Chisciotte-Berlusconi, che nel romanzo di Cervantes non c'è, ma nel riacquisto del senno da parte del Cavaliere (Berlusconi), molto provato dalle ultime esperienze (giudiziarie). Il riacquisto del senno dovrebbe avvenire domani 2/09 col voto di fiducia alle camere.

Un altro aspetto del lieto fine, consiste nell'evoluzione della storia politica del Cavaliere e di Forza Italia (quindi del centro destra) in un ennesimo episodio in cui la "Nuova Italia", riedizione innovata del movimento puro delle origini dell'avventura del Cavaliere che più aveva avvicinato gli italiani, guidata dal fido Sancho/Alfano, ancora incensurato, viene fondata e si presenta alle prossime elezioni. Il fido scudiero/ Alfano si intesterà lo scettro del nuovo partito, seguendo sempre da vicino il suo padrone-Cavaliere ora riabilitato dall'azione moderata con i piedi per terra del fido compare e dalla riconquista del senno.

Lo spettatore-cittadino italiano, riportato a una condizione di maggiori certezze rimarrà con una buona impressione positiva del personaggio Cavaliere/Don Chisciotte/Berlusconi (come avviene nella realtà per il lettori del celebre romanzo) e sicuramente quindi non solo rivaluterà la reputazione del Cavaliere per gli anni a venire, ma sposterà anche la sua attenzione dal Cavaliere all'ex delfino e si convincerà che la politica del centro-destra è sempre stata di Sancho/Alfano/piedi-per-terra e voteranno tutti quest'ultimo in "Nuova Italia" alle prossime elezioni, stregati ed accecati dalla storia dinamica tra visionarietà e realismo che, al momento del voto, vedrà sicuramente spostato ad arte l'ago della bilancia verso il secondo elemento, facendo dimenticare i mulini a vento del cavaliere: così la "Nuova Italia" vincerà le prossime elezioni anche a scapito del M5S che si era tirato la zappa sui piedi da solo, votando (così almento hanno detto che faranno) contro la fiducia il mercoledì 2 ottobre!

Il parallelismo tra la storia del romanzo di Cervantes, scritto nel 1605 e gli ultimi anni della vita politica di Berlusconi è semplicemente stupefacente ed incredibile! MA EVIDENTEMENTE è VOLUTO DALL'ABILE CAVALIERE (QUALE DEI DUE...?)  ed ai suoi consulenti di marketing, secondo una sceneggiatura sicuramente voluta e predisposta a tavolino molti mesi fa. Io quindi non voglio abboccare, non voglio credere a questi finti litigi all'interno del partito di centrodestra, non credo più a nulla di quello che vedo da quel lato politico, spero che molti altri cittadini faranno come me. Preciso che fino al 1994 io votavo a destra, poi non ho più votato (non voterò mai sinistra).

Preciso anche che dopo pochi giorni dall'aver riprovato il senno, secondo il romanzo di Cervantes, il Cavaliere "muore". Non credo a quoto punto che si tratti nel nostro caso reale di una morte fisica, ma solo del fatto che la condanna passata in giudicato del processo Mediaset non consentirà più al Cavaliere di esistere politicamente e fisicamente in Parlamento e che probabilmente lo stesso appellativo di "Cavaliere" verrà rimesso.
Ma questa è un'altra storia.

By Stefano Calandra http://personenormaliilblogdistefanocalandra.blogspot.it/