martedì 6 novembre 2012

Istruzione libera in libero mercato o gratuita per una libera cultura? Gli USA ad un bivio.

Istruzione libera in libero mercato o gratuita per una libera cultura?
 Gli USA ad un bivio!

Clinton aveva introdotto durante il suo doppio mandato i prestiti universitari a studenti che ne hanno poi usufruito sempre di più con il passar del tempo. Le università allora hanno visto che gli studenti si finanziavano ed hanno aumentato sempre più le rette universitarie. Ora gli studenti vorrebbero ripagare i debiti ma non ce la fanno. 

Si sono indebitati in media di 20-30 mila dollari ciascuno. Ma alcuni arrivano anche oltre gli 80.000 dollari. Gli enti creditizi hanno sempre più erogato - anche a studenti nullatenenti (e nulla-studendi...) perché poi quotavano i crediti relativi a questi prestiti a Wall Street..... 

Questo fenomeno ha poi contribuito all'esplosione della bolla speculativa sui prime rate..Tra gli economisti si discute che sia meglio che si lasci fare al libero mercato: chi ha i soldi  puó pagarsi gli studi, gli altri cerchino un'occupazione per pagarsi gli studi, senza interventi statali.Tra gli studenti c'è invece chi afferma con sicurezza che sarebbe stato meglio avere la formazione universitaria gratuita, così lo stato non avrebbe messo in moto questo meccanismo perverso dei prestiti e dell'aumento delle rette universitarie. 

Allora vedremo forse gli Usa verso l'istruzione gratuita? 

Di certo l'attuale sistema favorisce la speculazione, l'indebitamento dei studenti e l'aumento delle rette universitarie. Il "Laissez faire" del libero mercato causerebbe invece un'ampia fascia della popolazione (sempre in aumento la classe media che va verso  il basso, secondo le più recenti statistiche USA) senza un'adeguata istruzione. 

La migliore scelta sembrerebbe quindi un intervento statale sulla (quasi totale) gratuità dell'istruzione,  che si sostituisca sia agli speculatori finanziari sia al libero mercato che punisce i meno competitivi. 

È la scoperta dell'acqua calda da parte di un Paese che, per altre cose, ha invece in passato sempre anticipato i tempi rispetto ad altri Paesi. È la politica di Obama che, dopo l'introduzione del concetto inaudito di sanità per tutti ora prova a vincere il secondo baluardo della cultura per tutti.

La cosa dovrà essere pagata da qualcuno, però, perchè sia sostenibile... 

Se i giovani rideranno, i ricchi sicuramente piangeranno se verrà ri-eletto Obama!


Stefano Calandra

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